mercoledì 10 giugno 2009

Cronaca di una lotta annunciata: Argentina-Brasile 1-4

Non lasciatevi ingannare dal punteggio o, meglio, fatelo perchè a sentire (quasi) tutti ieri sera sarebbe dovuta finire parecchio ma parecchio peggio. Questi brasiliani che nella prima partita del girone avevano scherzato con il Messico (rifilandogli quindici pere) erano additati come una squadra fuori dalla nostra portata e a dire la verità si sono dimostrati pure più forti, per la carità. La differenza, però, l'ha fatta l'atteggiamento di una squadra, la nostra, che si è calata da subito nello spirito della battaglia, difendendosi alla morte a costo di rinunciare ad un vero piano offensivo e riuscendo così a limitare i danni contro i verdeoro (nel fimato in basso). Se mai c'è stata una sconfitta con dignità credo di poter dire sia stata quella di iera sera. Ecco le tanto "attese" pagelle...

Luca 9: se mai fosse possibile parare più che nella gara d'esordio, lui ci è riuscito. Almeno dieci-parate-dieci decisive, costante presenza nel guidare l'azione dalle retrovie, a metà del secondo tempo annotiamo anche il primo sonoro porcone del torneo, consapevole e ben scandito. Nel prepartita fa da ambasciatore con i brasiliani, durante la partita tira su un muro, costringendo gli avversari ad entrare in porta con il pallone. E spesso non basta neppure...

Massimo 7: recrimina, a ragione, in occasione del primo gol, quando subisce nettamente fallo da un avvesario. Poi l'Universo si ricongiunge con la sua vera essenza ed è lui che tornare a mazzuolare di sagacia in giro per il campo. Sente tuttavia la mancanza del suo gemello Nemo, così per non fargliela sentire nel dopopartita gli altri sono costretti a urlargli "Maaascimooo" così che lui possa rispondere "Ciccccciooo", almeno tre-quattro volte.

Meme 7: fa il Nemo, ma visto che la squadra non è fatta di stupidi viene smascherato immediatamente ed costretto a fare il Meme. Il che significa attaccare dei sensori alle proprie caviglie e a quelle dell'avversario così che non possano mai staccarsi. Per questo la CIA sembra sulle sue tracce, lui incurante offre un ottimo apporto in chiave difensiva e ci prova pure sganciandosi una volta in licenza offensiva ma sbagliando casello e uscendo a Gropello anzichè a Bereguardo.

Davide 6: all'esordio nel torneo, passa il prepartita esibendo le proprie scarpe nuove e la partita intera a cercare le scarpe degli altri, non proprio con buoni propositi. Sposa alla perfezione lo spirito di sacrificio e la condotta di gara studiata (?) dalla squadra e ci s'intona più o meno come il SuperBuby con la Super Storm. Choc nel dopopartita quando scopre di essere quasi dirimpettaio di Flavia.

Alan 7: trova il primo gol del torneo con un'improvvisata da calcio d'inizio e con la complicità del portiere avversario ma, checcazzo, è un gol che ridà speranze alla squadra, quello del 3-1. Cerca di dare fosforo in una squadra che ne è priva peggio di un allergico al pesce, non lesinando la solita partita tuttocuore. Non contento, si regala anche gara-3 Lakers-Magic a casa di Ivan, non va a dormire prima delle 6:30 del mattino. Eroico.

Fabio 6: il suo compito è piuttosto semplice: pressare tutto quello che si muove intorno a lui. Unica punta di ruolo, è protagonista (passivo) di un torello lungo tutta la partita inscenato dai difensori brasiliani. E ci sta. Non ha mai la possibilità di giocare fronte alla porta. E ci sta. Perde la bussola al Boccio quando tenta di pressare la cameriera entrandole in tackel scivolato. E ci sta.

Ivan 6: si alterna con Fabio nello sfiancante lavoro di pressing, fa a spallate con gli avversari come solo il miglior Odom avrebbe fatto poche ore dopo contro Orlando. Lì sì che Ivan da il meglio, aizzato dalla sfida sempre sentita con Ste, regalando momenti di grande brillantezza. Rischia di farsi malissimo colpendo accidentalmente, nell'ordine, caviglia, stinco, punta del piede e coggige dell'avversario e inciampando, incredibilmente senza conseguenze.